Ripicca d'amore (Love on Ice) (Italian Edition) by Helena Hunting

autore:Helena Hunting [Hunting, Helena]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9791280078162
editore: Always Publishing
pubblicato: 2021-08-23T22:00:00+00:00

15

Solo un giro

Le otto arrivano terribilmente in fretta. Spengo la sveglia e guardo Randy ancora privo di sensi. Le labbra carnose sono schiuse, il braccio tatuato abbandonato lungo il fianco. Ha una scena di hockey immortalata sull’avambraccio, insieme allo stemma di Toronto e a quello di New York. È ancora troppo buio per distinguere il resto.

Lo lascio lì dov’è e vado in bagno in punta di piedi. I miei capelli sono un disastro. Ho l’aria di una che è stata scopata da qui al Polo Nord. E non ho per niente un aspetto fresco, ma sembro logorata e tormentata come una battona da quattro soldi. Tra l’altro, puzzo come un enorme ammasso di sesso. Faccio una doccia veloce e chiamo un taxi. Non voglio svegliare Randy e chiedergli di darmi un passaggio.

Indosso la mia orrenda tuta. Per fortuna ho un completo da pattinaggio di ricambio nell’armadietto. Per quanto riguarda la mancanza di biancheria intima non posso farci niente, visto che ho dimenticato di lavarla. Ma ho affrontato situazioni peggiori.

Sistemo lo zaino di corsa perché mi resta pochissimo tempo. Mi chiedo se andare via senza salutare. Decido che è meglio evitarlo. Se fossi al posto di Randy non mi farebbe piacere. Anche se io sono una ragazza, e noi siamo diverse.

Mi avvicino piano al suo lato del letto. La mia idea è di sussurrargli un arrivederci e grazie, ma noto le lenzuola tese all’altezza della vita. È addormentato e ha un’erezione. Sollevo con cautela il cotone morbido, ma rimango delusa nello scoprire che ha rimesso i boxer. È come il maledetto mostro di Loch Ness; tutti sostengono che esiste, ma nessuno può dimostrare di averlo visto.

Allungo un braccio sotto alle coperte e mi preparo a dare una sbirciatina, ma Randy mi agguanta la mano. «Se lo vuoi, basta chiedere.» Mi tira giù e mi rotola addosso.

«Volevo salutarti. Devo andare al lavoro.»

Sfrega il viso sul mio collo e si strofina un po’ su di me attraverso le coperte e i vestiti. «No. Non andare.»

«Devo.»

«Io voglio scopare un altro po’.»

Rido. È tutto intontito e scoordinato. A eccezione delle spinte dei fianchi; quelle sono coordinatissime. «Ho chiamato un taxi. Sarei dovuta uscire almeno due minuti fa.»

«Ti accompagno io.»

«Non sei nemmeno cosciente.»

«Il mio uccello sì. Guiderà lui.»

Lo spingo sul petto, ma non si muove. «Se faccio tardi rischio di perdere il lavoro.»

Smette di strusciarsi e rotola via. «Adesso dovrò risolvere questa faccenda da solo.» Si batte una pacca sull’erezione.

«Torna a dormire. Ti passerà.»

«A che ora stacchi?»

«All’una, ma alle quattro devo essere in caffetteria.»

«Vengo a prenderti.»

«Non devi tornare a Chicago?»

«Prenderò un aereo.» Si infila le mani nei boxer. «Ci vediamo all’una, sensuale Lily.»

«Come vuoi tu, Randy raucedine.» Mi volto per andare via.

«Aspetta.»

«Mmh?»

Si tocca pigramente la guancia. «Voglio un bacio prima che tu vada.»

Mi chino e gli do un bacio sulla guancia, poi gliene schiocco un altro sulle labbra. «Grazie per il divertimento.»

«Quando vuoi.»

Dato che quando sono andata via stamattina era ancora mezzo addormentato, non mi aspetto che Randy si presenti davvero al lavoro da me. Così,

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